La chirurgia guidata e l’implantologia dentale
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LA CHIRURGIA GUIDATA E L’IMPLANTOLOGIA DENTALE

CHIRURGIA GUIDATA

Consiste nell’adottare una serie di procedure, che utilizzano tecnologie e software dedicati, che consentono di eseguire operazioni chirurgiche minimamente invasive e allo stesso tempo precise, che consentono di ridurre drasticamente il tempo alla poltrona e il decorso post-operatorio.

 

Grazie alle immagini tridimensionali della zona su cui intervenire, ottenute con tomografia computerizzata a basso dosaggio (Cone Beam), ed alla combinazione con software specifici, otteniamo modelli tridimensionali molto fedeli all’anatomia del paziente.

 

Viene così prodotta una mascherina radiologica che simula la posizione definitiva degli impianti. Questo consente di effettuare, per mezzo di una TAC, una sovrapposizione tridimensionale precisa che permette di pianificare la posizione ideale degli impianti evitando strutture anatomiche a rischio (es. nervi, seni mascellari, etc.).

Alla fine di questa fase otteniamo una dima chirurgica prodotta a livello industriale per mezzo di stampanti 3D che verrà posizionata nel cavo orale del paziente e che consentirà al chirurgo di preparare i siti implantari. Nella maggior parte dei casi questi interventi non richiedono l’incisione dei tessuti molli e punti di sutura.

Lussazione recidivante dell’articolazione temporo mandibolare: principi di trattamento

Per lussazione articolare si intende una perdita completa dei rapporti articolari, essa non va confusa con la sub-lussazione o con la “lussazione del disco”. Merita un approfondimento in quanto classificata tra i disturbi extracapsulari ossia quelli che colpiscono i legamenti esterni dell’articolazione mandibolare e la capsula articolare offrendo al condilo mandibolare la possibilità di avanzare oltre i normali limiti anatomici o di fuoriuscire lateralmente alla massima apertura orale.

Colpisce il 3 % della popolazione generale, con un’incidenza del 22 % dei pazienti con Disordini temporo mandibolari.

L’ etiologia può essere traumatica, ampie aperture della bocca, collagenopatie, distonie muscolari.

Clinicamente si presenza con un open lock (bocca aperta), a cui possono associarsi rumori di vario genere e grado quali schiocco o popping tipicamente avvertibili da una persona vicina che sopraggiungono nell’ultimissima fase di apertura orale. Questo schiocco si associa a un’apertura orale esagerata causata dall’eccesivo scivolamento anteriore dei condili mandibolari.

Si riconoscono due forme: auto riducenti e non autoriducenti

Le prime che sono l’entità clinica più frequente, trovano soluzione con una “auto manovra” del paziente che permette di ripristinare i rapporti articolari, le seconde invece necessitano dell’intervento dello specialista, che mediante una manovra di ripristino permette il riposizionamento dei condili mandibolari.

 

Le forme non auto riducenti si possono ulteriormente suddividere in

  • forme acute
  • ricorrenti (almeno tre episodi l’anno)

 

Le forme acute vengono trattate generalmente in modo conservativo con immobilizzazione e somministrazione di farmaci (antinfiammatori non steroidei e mio rilassanti).

Per quanto riguarda le forme ricorrenti trova indicazione la chirurgia; a disposizione del chirurgo ci sono tecniche open (mediante accessi ampi) e mini invasivi (eminoplastica in artroscopia).

Ad oggi l’eminoplastica con capsuloraffia termica, grazie alla bassa invasività e all’alta percentuale di successo, è la procedura chirurgica che trova maggior spazio nel trattamento della lussazione recidivante.

Per eminoplastica si intende un rimodernamento, mediante shaver, del tubercolo articolare in artroscopia. Successivamente si procede ad una cauterizzazione dei tessuti capsulari (con una lama al plasma- coblator), le due procedure combinate permettono di ridurre in modo significativo i movimenti e l’instabilità articolare, il tutto si traduce nella risoluzione degli episodi di lussazione.

Merita un discorso a parte la sub lussazione articolare, condizione patologica considerata “borderline” tra fisiologia e patologia conclamata in cui la mandibola aprendosi raggiunge i propri limiti articolari in modo fisiologico ma poi viene meno la capacità di contenimento articolare della capsula, causando uno scivolamento del condilo dentro la fossa glenoide.

Questa condizione è generata da una aumentata elasticità della capsula e dei legamenti esterni dell’articolazione temporo mandibolare ma non tale da portare al superamento dei limiti anatomici tipici della lussazione completa.

Tipicamente questa condizione si osserva in giovani donne con predisposizione genetica alle anomalie dei legamenti articolari di tutto il corpo e più frequentemente in adolescenza durante il picco di crescita scheletrico.

L’utilizzo di queste tecniche di chirurgia guidata richiede la partecipazione di operatori esperti ed altamente qualificati.

Cernusco Dental Clinic si avvale dell’esperienza in materia del Dott. A. Russillo, specialista in chirurgia maxillo facciale (link al sito web personale)

IMPLANTOLOGIA DENTALE – IMPIANTI ASTRA TECH by SIRONA

L’impiego di impianti corti rappresenta una soluzione per i pazienti con una scarsa quantità d’osso e che non sono disposti o non sono idonei a sottoporsi a innesti ossei.

 

Gli impianti Astra Tech Implant System OsseoSpeed mostrano eccellenti risultati clinici a lungo termine, come illustrato nell’articolo di Windael e altri autori. I pazienti di questo studio hanno ricevuto 105 impianti totali con carico immediato in mandibola edentula. A un follow up di 10 anni sono stati riferiti una minima perdita ossea, il 100% di sopravvivenza degli impianti e il 100% di sopravvivenza protesica.

 

L’impianto OsseoSpeed Profile (Astra Tech Implant System) è la soluzione ideale per le creste inclinate e può evitare il ricorso all’ aumento osseo. L’impianto OsseoSpeed Profile è stato valutato in uno studio a 10 anni, evidenziando un buon mantenimento del tessuto duro e di quello molle.

Questo sistema implantare di fascia alta è caratterizzato da innovazioni all’avanguardia e rivoluzionarie, che sono il risultato della conoscenza e della comprensione dei processi biologici e clinici alla base della terapia implantare dentale. Queste innovazioni, come la connessione impianto-abutment, la tecnologia delle superfici e il design della filettatura dell’impianto, contribuiscono a migliorare ulteriormente i risultati clinici.

 

Con la giusta filosofia di design, si ottiene un sistema implantare che offre la versatilità necessaria per soddisfare le esigenze di ogni singola situazione clinica. Quando si progetta un sistema implantare, è necessario considerare diversi parametri: le prestazioni biologiche e cliniche a lungo termine, la facilità d’uso e la maneggevolezza, la versatilità e la rispondenza alle varie indicazioni cliniche, oltre all’integrità meccanica e alla robustezza.

 

Inoltre, la filosofia del design di Astra Tech Implant System EV si basa sulla dentizione naturale e utilizza un approccio crown-down diverso per ogni sito. Seguendo la dentizione naturale, gli impianti, gli abutment e le Bridge Screw vengono progettati per soddisfare i requisiti di integrità meccanica, quantità d’osso, capacità di carico e risposta biologica.